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Racchette e corde

Speed Pwr: grande, evoluta e leggerissima per vincere facile

Nella linea di racchette Head Speed, che ha come testimonial Djokovic e Sinner, c’è anche una versione “power”, con il piatto da 115 pollici quadrati, un centimetro in più di lunghezza e il peso piuma di 255 grammi. Con un attrezzò così il tennis diventa facile come il padel. Ed è perfetta per chi continua a fare tornei dall’Over 50 in su

di | 20 luglio 2022

L'ovale della Head Speed PWR (sotto) è 15 pollici quadrati più ampio rispetto alla Speed Pro

L'ovale della Head Speed PWR (sotto) è 15 pollici quadrati più ampio rispetto alla Speed Pro

Chi pensa che il tennis sia difficile e si butta direttamente sul padel perché con la “pala” mandare la palla di là dalla rete viene subito facile, non ha mai provato una racchetta come la Speed Pwr. Piatto corde gigante: 115 pollici quadrati (quando la media è 100 sq.in.) e solo 255 grammi di peso senza le corde (quando la media è 300g).

Molto più maneggevole di una “pala” (il peso medio della quale è tra i 360 e i 380 g), molto più potente (non a caso si chiama “Pwr, power”) è la sorella oversize del telaio di Novak Djokovic e Jannik Sinner e si rivolge a tutti tranne che a loro.

Quella potenza che i campioni traggono da tecnica e timing perfetti lei la offre anche al giocatore di club inclusa nel prezzo, con l’aggiunta di un ottimo controllo e di una resa degli effetti superiore, proprio grazie alla grande superficie a disposizione per l’impatto con la palla e al reticolo corde a maglia larga che morde il feltro mentre lo spazzola dal basso verso l’alto per arrotare o in direzione contraria per tagliare in back. Vediamola in dettaglio.

Il profilo variabile da 26-28 mm della Speed PWR a confronto con quello da 23mm costanti della Speed Pro

Le caratteristiche tecniche della Head Speed PWR

E’ un po’ tutto estremo in questa racchetta e distante dalla classica racchetta agonistica. Si tratta infatti di un super-racchettone da 115 pollici quadrati di piatto. Davvero ampio se si considera che l’oversize classico misura 107 pollici quadrati. Il telaio è anche extra-long: con i suoi 69,5 cm è un centimetro più lunga della norma. Lo spessore del profilo si stacca dalle convenzioni: se di solito consideriamo “spessa” una racchetta che varia tra i 23 e i 26 mm, qui si va dai 26 ai 28 mm. Estrema è anche la leggerezza: l’attrezzo è gigante ma il peso è “piuma”, solo 255 grammi senza le corde.

Da un punto di vista tecnologico, i brevetti applicati sono gli stessi degli altri modelli della serie Speed: Graphene 360+ (combinazione tra fibra di Graphene e Spiralfibers nelle zone nevralgiche della struttura alla ricerca di migliori performance ma anche maggior flessibilità e comfort) e Auxetic, una modalità di realizzazione del ponte della racchetta per migliorare il rendimento sui colpi decentrati.

Il responso del Lab sulla Head Speed PWR

E’ interessante notare come il mix di dimensioni e soluzioni tecniche estreme risulti, alla prova del nostro Diagnostic Center, molto ben equilibrato.

La prima cosa che si evidenzia è che, nonostante lo spessore molto elevato, il telaio risulti di media rigidità: 64 punti RA. Sorprende anche che una racchetta da soli 255 grammi possa avere un’attitudine alla spinta di 309 Kg x cmq, un valore non elevatissimo ma comunque dignitoso. Di sicuro incide il punto di bilanciamento verso la testa (35,5 cm dall’estremità del manico) che però non inficia l’equilibrio delle prestazioni. Il Diagnostic infatti, interpolando i dati, assegna 52 punti su 100 alla potenza e 50 su 100 al controllo. La maneggevolezza, nonostante le dimensioni, è da record: 81 punti su 100.

Il Diagnostic rileva per la Head Speed PWR un buon equilibrio tra potenza e controllo e una gran maneggevolezza

Il responso del campo sulla Head Speed PWR

Sin dai primi colpi la prova sul campo risulta una goduria. La racchetta è grande e visivamente consistente ma si muove con una facilità impressionante. D’altra parte 50 grammi di peso in meno rispetto alla media delle racchette agonistiche è un’enormità. Ciononostante la sensazione all’impatto con la palla è consistente, da racchetta seria: la stabilità è notevole, come la spinta. Non a caso si riesce a dare profondità alla palla anche con gesti brevi, appoggiandosi bene con il peso del corpo.

Da fondocampo il colpo che più impressiona è il back, sia di rovescio che di diritto. La palla sfrigola sul piatto corde. Si sente la maglia (larga) delle corde avvolgere la sfera, mordere il feltro e imprimere una rotazione esagerata, senza che la traiettoria si alzi o il controllo si perda. Partono rasoiate.

Le soluzioni di piatto si avvalgono del supporto dell’ovale ampio e, a sorpresa, anche il top spin esce bene. Stupisce che un telaio di questo spessore consenta di far girare così tanto la palla, che si comanda bene anche quando si ricorre al lob liftato.

E’ quasi inutile sottolineare quanto sia facile istintivo il gioco sotto rete: attrezzo leggero, dimensioni generose le volée sono più agevoli che nel padel.

Infine il servizio: meglio lavorato (slice e kick nell’ordine di efficacia) che piatto. Di sicuro aiutato da quel centimetro di lunghezza in più.

Il cuore della Head Speed PWR: in evidenza le dimensioni maggiorate di sezione e spessori e il logo Auxetic

Head Speed PWR: il giudizio finale

Un attrezzo miracoloso? Niente affatto, semplicemente un attrezzo evoluto, nello sviluppo del quale la tecnologia è stata messa al servizio della facilità di gioco. Per questo motivo, e contro ogni logica, questo genere di racchette è piuttosto snobbato sul mercato italiano. Il tennista nostrano medio ama imitare il campione in tutto e per tutto, a costo di penalizzare la propria performance e finisce per scegliere il modello nei numeri 1 (negli Usa avviene esattamente il contrario). Così facendo vive il suo sogno di immedesimazione ma si perde l’occasione di fare gioco sul campo con bel altra semplicità e minore dispendio di energia. Non è un caso che i migliori agonisti del settore Veterani (sia a livello nazionale che internazionale) utilizzino quasi esclusivamente attrezzi di questo genere (tutte i marchi più evoluti ne propongono una loro versione). Anche questo per il tennista medio sembra diventare uno stigma, un limite psicologico da varcare per accettare la diversità: si guarda a telai come la Speed PWR con diffidenza, pensando che brandendoli gli altri ci guardino appunto come giocatori di una certa età o qualcuno che vuol vincere facile.

Si tratta di un pregiudizio che andrebbe sfatato una volta per tutte. Con racchette come la Speed PWR chi si avvicina al gioco impiegherebbe molto meno tempo per raggiungere il livello necessario a divertirsi. Chi invece ha già buona tecnica e svolge attività agonistica potrebbe ottener migliori prestazioni con minore sforzo, prolungando quindi nel tempo la capacità di esprimere un certo livello di gioco. Mai come in questo caso viene da concludere con un vecchio slogan: provare per credere.

Head Speed Pwr: la scheda

  • Piatto corde: 115 sq. in.
  • Profilo: 26-26-28 mm
  • Schema d’incordatura: 16x19
  • Peso senza corde: 255 g
  • Bilanciamento (senza corde): 34,5 cm
  • Prezzo di listino al pubblico: 270,00 euro
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Head Speed Pwr: l Lab

(I dati si riferiscono a un telaio incordato con Head Reflex alla tensione di 23-22 kg)

  • Peso: g. 268
  • Deflessione corde: 35
  • Rigidità: 64 RA
  • Inerzia: 309
  • Bilanciamento cm 35,5
  • Potenza: 52 punti su 100
  • Controllo: 50 punti su 100
  • Maneggevolezza: 81 punti su 100
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