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La sfida tra Australia e India del 1974 si concluse dopo 327 game. Nel 1982 McEnroe e Wilander combatterono per 6 ore e 22 minuti. Prima con l’introduzione del tie-break al quinto set e poi con la riforma della fase finale, i match di Davis non potranno essere mai più così lunghi...
di Alessandro Mastroluca | 10 maggio 2019
Una piccola grande rivoluzione. Yuichi Sugita e Sascha Zverev, per vantaggio di fuso orario, hanno vinto i primi tie-break al quinto set nel World Group di Davis. Un'innovazione destinata a rendere leggendari, in quanto non più tecnicamente superabili, i record di durata nella storia della manifestazione.
Nessun incontro (nel gergo della Davis, si chiama ‘tie’), dunque, potrà superare l'epica della finale della zona orientale 1974. Al South Club di Calcutta stracolmo di tifosi, l'India sfida i campioni in carica dell'Australia, che nell'ultima finale hanno battuto gli Usa con il quartetto probabilmente migliore di tutti i tempi (Ken Rosewall, Rod Laver, Mal Anderson, John Newcombe).
Il leggendario capitano dell'India, Ramanathan Krishnan, sceglie come secondo singolarista Jasjit Singh, il primo sikh a giocare per l'India in Davis, al posto di Anand Amritraj, che soffre la rivalità col fratello Vijay. Insieme, vincono un doppio durissimo, finito 17-15 6-8 6-3 16-18 6-4, contro John Alexander e Colin Dibley.
È Vijay a suggellare la vittoria con il 6-1 5-7 6-4 6-4 a Bob Giltinan. In cinque partite sono stati giocati 327 game: un record che non si potrà battere.