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Cinà sulla scia di Sinner: e ora la sfida a Dimitrov. La carriera e le curiosità

Conosciamo meglio la storia di Federico Cinà che ha festeggiato la prima vittoria ATP a Miami alla sua prima partita giocata nel circuito maggiore

di | 19 marzo 2025

Federico Cinà (Ray Giubilo)

Federico Cinà (Ray Giubilo)

Federico Cinà non dimenticherà mai i giorni che anticipano l'inizio della primavera del 2025. Un periodo di quelli che possono cambiare la carriera, tra la prima prima finale Challenger, a Hersonissos, e la prima vittoria nel circuito ATP alla prima partita nel circuito maggiore, al Masters 1000 di Miami contro l'argentino Francisco Comesana. Il palermitano, che compirà 18 anni il 30 marzo, è il secondo teenager italiano dopo Sinner a vincere la sua partita d'esordio in un Masters 1000. Al secondo turno affronterà Grigor Dimitrov.

Numero 441 del mondo, "Palli" (dal suo soprannome, Pallino) sa bene, comunque, che la strada è lunga. E va percorsa, come ha sempre fatto, senza montarsi la testa. Cinà ha ottenuto ottimi risultati da junior. Ha raggiunto la finale del torneo Petit As nel 2021, degli Europei a squadre Under 16 nel 2022 e del Roland Garros junior in doppio nel 2024, oltre alla semifinale in singolare allo US Open Under 18 nel 2023. Nel circuito professionistico ha vinto il primo punto ATP a 15 anni, nel 2022. 

A settembre 2024 in Romania ha conquistato il suo primo titolo Itf fra i professionisti, vincendo il torneo da 15 mila dollari di Buzau. Particolarità? Le due vittorie in rimonta, una per 7-6 al terzo al secondo turno e una per 7-5 al terzo in semifinale. 

Due settimane prima dell'esordio a Miami, ha vinto il secondo titolo ITF in singolare, a Sharm El Sheikh, in Egitto. Nel percorso ha perso solo un set, il primo del quarto di finale contro il georgiano Aleksandre Bakshi, quarta testa di serie. In finale ha battuto 76(3) 76(3), dopo oltre un’ora e tre quarti di lotta, lo statunitense Martin Damm, terzo favorito del seeding. Di certo lo spirito combattivo non gli manca.

Italiani a Miami, la storia

Italiani a Miami, la storia

Questa settimana è numero 441 del mondo, e n. 14 nella Race dedicata ai Next Gen, la graduatoria basata sui migliori risultati stagionali degli Under 20 nel circuito ATP. Davanti, però, non c'è nessuno più giovane di lui. 

V, Cinà è cresciuto sulla terra battuta ma preferisce giocare sul veloce. "Ed è un bene che sia così. Un po' perché il suo fisico, alto e slanciato, ben si adatta a un approccio moderno, un po' perché i suoi colpi trovano sul duro la loro sublimazione. A proposito di colpi: parliamo di un rovescio bimane già molto solido e incisivo, ma pure di un servizio e di un diritto in miglioramento, sempre con l'idea di costruire gioco. Federico, in questo momento, è un cantiere aperto". Nel modo in cui baby Cinà sta muovendo i primi passi nel professionismo, comunque, è impossibile non notare la mano esperta di Francesco, il padre-coach, storico allenatore di Roberta Vinci.

Federico Cinà con il trofeo dell'ITF J300 di Traralgon (foto Instagram @pallicina07)

Federico Cinà con il trofeo dell'ITF J300 di Traralgon (foto Instagram @pallicina07)

“Mi seguiva in giro per il mondo e, sin da piccolo, mi chiedeva sempre di giocare, anche a casa. Poi ha vinto qualche partita e si è appassionato sempre di più. Ora seguo solo lui nei tornei, è una bella esperienza umana, oltre che lavorativa” raccontava nel 2023. "Lavorando con i figli ci si porta il lavoro a casa. Tuttavia, cerco di non parlare sempre di tennis. In campo sono l’allenatore, poi, in macchina verso casa, ritorno ad essere il papà e parlo d’altro. In questo modo separo i due ruoli. Finiti gli allenamenti, stop con il tennis, si fa il papà”.

Grazie alla vittoria su Comesana, è ormai praticamente certo che il giovane Federico supererà il padre, che ha toccato un best ranking di numero 427. “È il minimo che Federico mi superi!” scherzava già allora Francesco. “Oggi Federico ha molte più armi, più testa e maggiore supporto rispetto a quello che potevo avere io alla sua età. Spero per lui che possa arrivare più in alto possibile e togliersi grosse soddisfazioni. Però gli dico sempre che deve star bene ed essere felice, è lui il padrone della sua vita”.


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