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Sinner 2019-2024, storia di un sogno: la scalata verso la vetta

Nel 2019, Jannik Sinner è entrato tra i primi 400 del mondo. Dopo poco più di cinque anni, è il primo italiano numero 1 ATP. Storia di una scalata da campione

di | 04 giugno 2024

Jannik Sinner saluta il pubblico (foto Getty Images)

Jannik Sinner saluta il pubblico (foto Getty Images)

“Il sogno è di vincere degli Slam. Però io non voglio dire dei numeri, anche perché così un po’ di pressione me la tolgo. Se adesso vi dico che voglio vincere 20 Slam e poi magari non li vinco, non mi sento bene neanch’io. Come ranking ovviamente vogliamo arrivare n.1. Non mi metto in dubbio in quello, perché credo che il potenziale ce l’ho" diceva Sinner nel 2019. Stava iniziando la sua ascesa che meno di sei anni dopo lo avrebbe portato a realizzarli entrambi, quei sogni. Ecco come.

2019: l’ingresso fra i primi 100 e il titolo Next Gen
La scalata vera e propria inizia nel 2019. Vince il Challenger di Bergamo ed entra in Top 400. Gioca il suo primo torneo ATP a Budapest ad aprile, vince la prima partita nel circuito maggiore agli Internazionali d’Italia contro Steve Johnson sul Centrale del Foro Italico.

In estate trionfa anche al Challenger di Lexington, diventando il secondo più giovane giocatore a vincerne due in un anno dopo Richard Gasquet (2003). 

Poi debutta in uno Slam: perde in quattro set contro l’ex campione Stan Wawrinka. E' un segnale. Nel finale di stagione conquista la prima semifinale ATP ad Anversa e sfrutta al meglio la wild card per le Next Gen ATP Finals. Vince il titolo, in finale su Alex De Minaur. Ha iniziato la stagione da numero 553, la chiude da numero 78: è il più giovane a finire un anno in Top 80 nel ranking ATP dal 2003, quando ci riuscì l'allora 17enne Rafa Nadal.

10 scatti per rivivere il trionfo di Sinner

2020: primi quarti Slam, top-50, primo titolo ATP
Sinner inizia il suo 2020 ottenendo a Rotterdam la prima vittoria contro un top-10 (David Goffin), poi la pandemia rovina i piani di tutti e ne rallenta l’ascesa. Ma gli dà una mano a metabolizzare la sua nuova dimensione, scoperta l’anno precedente da un giorno all’altro.

Nei mesi seguenti si gioca poco, ma Jannik trova comunque il tempo per raggiungere al Roland Garros autunnale i suoi primi quarti di finale in un torneo del Grande Slam. A Parigi diventa il più giovane italiano di sempre a raggiungere i quarti di finale in una prova del Grande Slam: si ferma solo contro il campione più titolato del torneo, Rafa Nadal. 

Dopo la semifinale a Colonia, chiude la stagione con il primo titolo in un torneo ATP che assegna punti validi per la classifica. Vince l'ATP 250 di Sofia in finale sul canadese Vasek Pospisil. A 19 anni, due mesi e 29 giorni è il più giovane tennista italiano ad aver conquistato un titolo ATP nell'era Open. Battuto un primato che Claudio Pistolesi (19 anni, 7 mesi, 18 giorni) deteneva dal 12 aprile 1987, il giorno del suo successo a Bari. In ascesa, Sinner chiude la stagione da numero 37 del mondo. 

Il primo trionfo di Jannik - Le foto

2021: il debutto da top-10 e le prime ATP Finals
Vinto l'ultimo torneo del 2020, Sinner vince anche il primo del 2021, un ATP 250 organizzato in via eccezionale a Melbourne in finale su Stefano Travaglia: è la prima nel circuito ATP fra due italiani non sulla terra battuta nell'era Open.  La stagione prosegue con la sua prima finale in un Masters 1000, persa a Miami contro Hubert Hurkacz.

In America, precisamente a Washington, conquista ad agosto il suo primo ATP 500. E non si ferma. Nelle ultime settimane della stagione si conferma campione a Sofia e trionfa ad Anversa.  E' il primo italiano a vincere quattro titoli in una stessa stagione. L'anno delle prime volte, in cui arriva nella top-30, poi nella top-20, quindi diventa il quinto italiano capace di raggiungere i primi 10 in cinquant’anni di ATP, si conclude alle Nitto ATP Finals

Entra come riserva nella prima edizione del torneo in Italia, a Torino. Subentra a Matteo Berrettini e si fa bastare il primo match per diventare il primo italiano a vincere una partita in singolare. Per poco non conquista anche la seconda, ma perde con Medvedev e non riesce a raggiungere la semifinale. Nel 2021 debutta anche in Coppa Davis: fra Torino e Madrid vince 3 match su 3, ma all’Italia non basta.

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2022: quarti di finale in tre Slam su quattro
Nel 2022, dopo il quarto di finale all'Australian Open, scatta la rivoluzione. Addio a Riccardo Piatti, il nuovo coach è Simone Vagnozzi a cui da Wimbledon si aggiungerà Darren Cahill come consulente. In stagione gioca 19 tornei comprese ATP Cup e Coppa Davis, con un bilancio di 47 vittorie e 16 sconfitte (75% di successi). Negli appuntamenti individuali aggiunge alla sua bacheca un solo titolo a Umag.

Raggiunge un'altra semifinale, all'ATP 250 di Sofia. Ma negli Slam e nei Masters 1000 i piazzamenti sono stati decisamente più costanti rispetto al passato. L'altoatesino ha raggiunto tre quarti di finale (Australian Open, Wimbledon, US Open, perso dopo aver avuto match point contro Alcaraz nella partita dell'anno) e un ottavo (Roland Garros) negli Slam; tre quarti (Miami, Montecarlo, Roma) e quattro ottavi nei Masters 1000 ((Indian Wells, Madrid, Canada, Cincinnati); due quarti in tornei ATP 500 (Dubai, Vienna).

"Chiudo l'anno fra i primi quindici del mondo: magari dal difuori può non sembrare un granché, ma considerate tutte le situazioni difficili che mi sono trovato ad affrontare, secondo me è un buon risultato" ha detto Sinner

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2023: numero 4, primo titolo “1000” e semifinale a Wimbledon
Il 2023 è l'anno dei record. All'Australian Open rimonta per la prima volta uno svantaggio di due set, negli ottavi contro Marton Fucsovics. Si ferma ai quarti contro Tsitsipas ma qualcosa è cambiato e si vede. A Montpellier conquista il settimo titolo ATP: diventa il primo italiano nell'albo d'oro del torneo. A Rotterdam, nel successivo ATP 500, cede in finale contro Medvedev.

Seguono la semifinale a Indian Wells, miglior risultato per un azzurro in singolare maschile nel torneo, uno dei Masters 1000 più importanti in calendario; e la finale a Miami dopo la spettacolare vittoria su Alcaraz in semifinale. Perderà ancora contro Medvedev in finale.

Torna in semifinale anche a Monte-Carlo, battuto da Rune: è il più giovane ad essere arrivato tra i migliori quattro in tutti i primi tre Masters 1000 della stagione. Sul rosso, però, le soddisfazioni scarseggiano. Agli Internazionali BNL d'Italia esce per la prima volta nel 2024 prima dei quarti di finale. Ma la principale delusione resta l'eliminazione al secondo turno del Roland Garros contro il tedesco Daniel Altmaier.

Sull'erba di 's-Hertogenbosch raggiunge contro Aleksandr Bublik le 30 vittorie in stagione. A Wimbledon, poi, dà spettacolo. Diventa il decimo italiano di sempre, e il più giovane di tutti, in una semifinale Slam dopo Corrado Barazzutti, Matteo Berrettini, Marco Cecchinato, Uberto De Morpurgo, Giorgio De Stefani, Beppe Merlo, Adriano Panatta, Nicola Pietrangeli e Orlando Sirola. La sua prima semifinale Slam si conclude con una sconfitta contro Djokovic.

Sinner torna in campo a metà agosto al National Bank Open Presented by Rogers, il Masters 1000 di Toronto, e fa la storia. Batte De Minaur in finale e diventa il secondo italiano a vincere un Masters 1000 quattro anni e mezzo dopo Monte-Carlo 2019, quando Fognini conquistò uno storico successo battendo Lajovic. E festeggia l’83esimo titolo per il tennis italiano nel circuito ATP nell’Era Open. Dopo l'ottavo di finale allo US Open, nella stagione delle prime volte si aggiunge anche la prima trasferta in Cina.

A Pechino (ATP 500) in semifinale diventa il primo giocatore a battere quattro volte Carlos Alcaraz nel circuito ATP. Si assicura di salire alla posizione numero 4 nel ranking ATP, la seconda più alta di sempre per un italiano nel tennis maschile, e in finale per la prima volta in carriera riesce a sconfiggere Medvedev. La seconda arriverà poche settimane dopo, sempre in finale, a Vienna. Intanto, con la prima partita vinta al Rolex Shanghai Masters, Sinner si qualifica matematicamente per le Nitto ATP Finals. 

I primati si affastellano. Nel girone supera Djokovic: è il primo italiano a sconfiggere due numeri 1 del mondo differenti. Nell’ultima partita del girone, benché già qualificato per la semifinale, batte Holger Rune e raggiunge le 60 vittorie in una singola stagione nel circuito ATP: nessun italiano ci era mai riuscito prima. Batte Medvedev e arriva in finale, ma l'impresa di piegare Djokovic due volte in una settimana è troppo grande anche per lui.

Ma non quella di batterlo in due settimane consecutive. Ci riesce in semifinale di Coppa Davis, salvando tre match point consecutivi: e nessuno l'aveva mai fatto prima contro Nole. E' il match chiave che proietta l'Italia alla prima finale in Davis dal 1998. Sinner la chiude in scioltezza, firma il punto decisivo contro l'amico De Minaur. Durante la premiazione parte l'immancabile Don’t stop me now, “Non fermatemi adesso”, dei Queen. Jannik Sinner, di fermarsi, non ha
nessuna intenzione.

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2024, primo Slam e l'ascesa al numero 1
Il 2024 è già leggenda. All'Australian Open piega ancora Djokovic. In finale ribalta la partita contro un Daniil Medvedev mai così aggressivo, spinto a snaturarsi per riuscire a contrastarlo, e conquista il primo Australian Open di sempre per un italiano in singolare maschile. Trionfa 3-6 3-6 6-4 6-4 6-3 dopo tre ore e tre quarti di partita. Si lascia andare con la schiena a terra e gli occhi al cielo. E' il primo campione Slam italiano in singolare maschile dal 1976. Complessivamente, considerando tutti i tabelloni, Sinner è il 31mo campione Slam italiano.

Un mese dopo la finale dell’Australian Open, Sinner trionfa anche a Rotterdam, ancora una volta in finale contro Alex De Minaur. È il primo giocatore dopo l’australiano Lleyton Hewitt nel 2001 a vincere il primo torneo giocato dopo aver conquistato il primo Slam. Diventa n° 3 del mondo, eguagliando il record di Nicola Pietrangeli. Passa ancora poco più di un mese e quel record lo supera. A Miami è il suo momento. Domina Medvedev in semifinale e in finale Grigor Dimitrov. Il lunedì di Pasquetta del 2024 l’Italia per la prima volta vede un giocatore al n° 2 del mondo nella storia del tennis maschile.  In poco meno di 1000 giorni dal debutto in Top 10, l'ascesa ha raggiunto il suo apice ora al Roland Garros.

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