Che coppia, anche in doppio
Un anno dopo, a Flushing Meadows, Pfister e Amaya, insieme, avrebbero perso la finale di doppio contro altri due bombardieri Steve Denton (che aveva battuto McEnroe a Cincinnati e si era fatto rimontare due set da Gerulaitis) e Kevin Curren.
È forse la maggior potenza di fuoco che si sia mai vista su un campo da tennis.
Con Amaya e Pfister, che avevano già vinto il Roland Garros in doppio, ultima coppia americana in finale a Parigi prima di Ryan Harrison e Donald Young nel giugno 2017, germoglia un tennis diverso.
Il mancino Amaya, che denota sangue nativo americano, chiude la carriera con tre titoli in singolare, l'ultimo a Washington nel 1980, il suo anno migliore che chiude da numero 15 del mondo: rifila 28 ace a Ivan Lendl in finale.
Conquista sei tornei in doppio, si considera migliore come allenatore, e a sentire le molte testimonianze che hanno accompagnato la sua induzione nella Midwest Hall of Fame della USTA, adora lavorare con i bambini.
“Provo più gusto, mi appassiono di più ad assistere al successo di qualcun altro cui ho dato una mano”, spiega in un video della USTA. Forse perché è diventato, e per molto tempo è rimasto famoso, per una “quasi vittoria” che rimane pur sempre una sconfitta, contro Bjorn Borg a Wimbledon.
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