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Campioni internazionali

Se non sbagli, non perdi. La regola di NOLE spiegata in tre break

Il serbo non è numero 1 del mondo perché sa sviluppare una mole di colpi vincenti superiore ai suoi avversari, bensì perché sa esattamente quando è il momento di mandare la palla dall'altra parte della rete. Un esempio perfetto è arrivato dal match vinto in rimonta contro Milos Raonic nel 1000 di Cincinnati

di | 17 settembre 2020

novak djokovic

Novak Djokovic ha vinto il Western and Southern Open 2020 battendo in finale Milos Raonic

Nel mondo del tennis, pare che di questi tempi la situazione più pericolosa sia mettere Novak Djokovic con le spalle al muro. Un esempio. Il numero 1 del mondo stava giocando il terzo set della finale del Western & Southern Open di Cincinnati, aveva perduto otto dei primi nove punti fino a trovarsi in svantaggio per 0-2 contro Milos Raonic.

Il canadese era esattamente nella posizione in cui avrebbe voluto essere. Eppure, Djokovic ha fatto in modo di vincere 11 dei successivi 12 punti strappando il servizio a Raonic due volte di fila, volando verso una vittoria per 1-6 6-3 6-4 che pareva alquanto improbabile dopo quel rapido primo set volato via e dopo aver subito il break in avvio del terzo.

Come ha fatto il super-serbo a compiere l'impresa? Colpendo a braccio sciolto e inanellando colpi vincenti? Cambiando strategia e aggiustando i colpi da fondo?

La risposta conduce al motivo per il quale Djokovic sta attualmente dominando il tennis maschile e inevitabilmente supererà presto Pete Sampras diventando il secondo giocatore della storia con più settimane passate al numero 1 del ranking.

NIENTE PUNTI REGALATI

Quando Djokovic cambia passo e strabuzza gli occhi alla risposta, puoi sapere con certezza che la palla tornerà dall'altra parte del campo, ancora e ancora.

Il discorso attorno al possibile vincitore di quella finale comincia e finisce avendo come tema principale la capacità di Novak di brekkare Raonic, che in precedenza aveva perso la battuta soltanto due volte nella strada verso la finale.

Un'analisi dei tre game nei quali Djokovic ha strappato il servizio al canadese restituiscono un'immagine di come il numero 1 del mondo sappia cambiare marcia quando arriva il momento critico della partita.

Nel terzo set Djokovic ha rimontato il break iniziale per poi vincere 1-6 6-3 6-4

Analisi

Raonic ha giocato 18 punti nei tre turni di servizio persi, sul 2-3 del secondo set, sul 2-0 e sul 2-2 del terzo. E ne ha vinti solo cinque, con Djokovic capace di vincerne sette consecutivi in risposta: dallo 0-2 al 2-2 e 0-40. Novak ha messo sempre più pressione sul servizio dell'avversario, causandogli più errori proprio quando serviva maggiormente al serbo.

Percentuali di prime di servizio di Raonic:

  • Set 1 = 68%
  • Set 2 = 67%
  • Set 3 = 60%
  • Percentuale di prime nei tre turni di servizio persi = 50%

La pressione di questa palla che tornava sempre nel suo campo nei momenti decisivi ha forzato Raonic a dover fare qualcosa in più, il che lo ha condizionato abbassando la percentuale di prime.

Djokovic ha sbagliato soltanto tre risposte in tre game, ottenendo il break alla prima occasione in cui aveva raggiunto la parità nel secondo set, e ripetendosi poi, lasciando il rivale a zero e a quindici nei due break centrati nel terzo.

Ci sono quattro modi possibili per decidere il punto: un colpo vincente o un errore dell'uno o dell'altro giocatore. Nel caso specifico, gli errori di Raonic nei tre turni di servizio persi sono stati più delle altre tre modalità messe insieme.

  • Vincenti di Raonic = 2 punti
  • Errori di Raonic = 10 punti
  • Vincenti di Djokovic = 2 punti
  • Errori di Djokovic = 4 punti

La media dei colpi negli scambi in questi tre game è stata di 3,7. Raonic ha vinto solo il 33% (3 su 9) dei punti sulla prima e solo il 22% (2 su 9) sulla seconda palla. Mentre conduceva per 6-1 e 2-3, Raonic ha cominciato il suo turno di servizio con un doppio fallo. È stata una piccola crepa in cui Djokovic si è infilato per aprire un varco, ottenendo il break sette punti più tardi e mettendo i suoi artigli sul confronto.

L'esultanza di Novak Djokovic. Per lui sono 35 Masters 1000 vinti

È importante notare che Djokovic ha colpito due vincenti nei 18 punti dei tre game nei quali ha strappato il servizio al suo avversario. I vincenti non sono l'ingrediente segreto del regno di Nole come migliore giocatore del pianeta. Mandare la palla dall'altra parte della rete contro ogni avversario in ogni situazione certamente lo è. In definitiva: non perdi se non sbagli.

 

* Craig O'Shannessy, consulente dell'Atp, della Federazione Italiana Tennis, di Novak Djokovic, è il maggiore esperto mondiale di Match Analisys, di cui tratta sul suo sito Brain Game tennis


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