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Miroslava Vavrinec, la first lady del tennis mondiale, da 20 anni a fianco di "King Roger" Federer compie 42 anni: pochi ricordano che era un'ottima giocatrice. 31 anni fa il famoso incidente di Thomas Muster. 13 anni fa il primo Masters 1000 di Djokovic
di Enzo Anderloni | 01 aprile 2020
IL COMPLEANNO
Miroslava “Mirka” Vavrinec (42), nata a Bojnice (Slovacchia) nel 1978, è oggi la vera first lady del tennis mondiale, in quanto consorte, dall’11 aprile 2009, di “King Roger” Federer.
Pochi ormai ricordano che è stata un’ottima giocatrice di tennis, capace di entrare nella top 100 mondiale, raggiungendo il 10 settembre del 2001, il n.76 del ranking Wta. Una giocatrice professionista che, prima di ritirarsi nel 2002 in seguito a un serio infortunio a un piede, ha giocato ben 361 partite nel tour con uno score di 202 vittorie e 159 sconfitte.
Oggi è mamma di quattro figli: le gemelle Myla Rose e Charlene Riva, nate il 23 luglio del 2009, e i gemelli Leo e Lennart, dati alla luce il 6 maggio del 2014: chissà che regalo avrà per lei oggi Roger che l’ha sempre al suo fianco da quei galeotti Giochi Olimpici di Sydney, nel 2000, durante i quali si diedero il primo bacio.
Anche quel “galeotto” ritrovarsi insieme in maglia rossocrociata sotto l’egida dei cinque cerchi fu in qualche modo merito della qualità tennistica di entrambi.
Miroslava, come detto sopra, era originaria della Slovacchia. La sua famiglia si trasferì in Svizzera quando lei aveva solo due anni a Kreuzlingen, Canton Turgovia. Mise presto in evidenza un fisico atletico: quando aveva solo 9 anni il padre la portò a un torneo in Germania dove venne notata addirittura da Martina Navratilova che la incoraggiò a provare seriamente il tennis, regalandole una racchetta e organizzandole la prima lezione. Mirka era decisamente portata. Finì nel giro dei giovani tennisti osservati dalla federazione svizzera: lei e Roger, prima di Sydney, in realtà si erano già incontrati e conosciuti frequentando nel 1997 il centro tecnico di Biel.
Ci volle però un’ulteriore combinazione perché Cupido scoccasse la sua freccia: al tempo delle Olimpiadi di Sydney le due tenniste rossocrociate più forti erano Martina Hingis e Patty Schnyder. Nessuna delle due fu disponibile per la spedizione australiana, così la squadra femminile fu composta da Miroslava Vavrinec ed Emmanuelle Gagliardi (italo svizzera, oggi felicemente sposata con il Conte Giuseppe Sigurtà, il proprietario della famosa villa giardino di Valeggio sul Mincio).
E così, al villaggio olimpico, Roger ebbe tutto il tempo di corteggiare Mirka (che perse al secondo turno con la russa Elena Dementieva). Lui avrebbe raggiunto le semifinali ma poi perso lo spareggio per la medaglia di bronzo con il francese Arnaud Di Pasquale, che in carriera non avrebbe mai vissuto momento di gloria maggiore.
Il 2000 e la successiva stagione 2001 sarebbero state le migliori per Mirka che avrebbe raggiunto quattro volte i quarti di finale in prove Wta (Auckland, Estoril, Budapest e Tokyo) e i suoi migliori piazzamenti Slam, il 2° turno agli Australian Open 2001 (dove battè all’esordio la francese Sidot, n.32 del mondo) e il 3° turno agli Us Open, dopo aver eliminato al primo turno la spagnola Cristina Torrens Valero, n.33 Wta.
Problemi fisici che non si risolvevano la convinsero a fermarsi nel 2002: il suo ultimo match fu il primo turno delle qualificazioni all’Open di Budapest ai primi di aprile del 2002, contro la ceca Magdalena Zdenovcova.
Ci piace augurarle buon compleanno riproponendo qui la prima storica foto ufficiale al ballo dei vincitori del torneo di Wimbledon, l’anno successivo: lei e il suo Roger, giovani e belli, come tutti gli eroi, all’inizio di una storia infinita.
ALTRI COMPLEANNI
Arnaud Boetsch (51), francese di Meulan, classe 1969, raggiunse il n. 12 della classifica mondiale nell’aprile del 1996. Tre titoli nel palmares (Tolosa e Rosmalen nel 1993, Tolosa nel 1995) ma altre 7 finali. E una semifinale nel Masters Series di Key Biscayne nel 1996 quando battè giocatori del calibro di Stefan Edberg e Jim Courier con il suo tennis completo, in grado di esprimersi bene su tutte le superfici. Sempre nel 1996 contribuì al trionfo della Francia in Coppa Davis, in finale contro la Svezia, battendo nel match decisivo Nicklas Kulti in cinque set.
Daniel Vacek (49), ceco di Praga, classe 1971, è stato n.26 del mondo in singolare nell’aprile del 1996 ma soprattutto n.3 nel ranking di doppio, specialità nella quale ha coltro tre titoli del Grande Slam: al Roland Garros nel 1996 e 1997 e agli Us Open 1997 sempre in coppia con il russo Evgeny Kafelnikov. Mai vincitore in singolo (5 finali), nel doppio ha conquistato ben 26 titoli, tra il 1990 e il 2002, con 8 compagni diversi.
George Bastl (45), svizzero nato a Ollon, cantone Vaud, nel 1975, è arrivato al n.70 del ranking Atp nel maggio del 2000. Molto forte fisicamente si è formato nei college americani ed è arrivato in finale ai campionati NCAA sia in singolare che in doppio. Ha fatto parte del team svizzero di Coppa Davis nei primi anni 2000, insieme a Marc Rosset e Roger Federer.
Magdalena Maleeva (45). Nata Sofia (Bul) nel 1975 è la più giovane di tre sorelle tenniste, tutte di alto livello.
Manuela, 8 anni più grande di lei, arrivò al n.3 del mondo, almeno quartofinalista in tutti gli Slam e due volte semifinalista agli Us Open (1992 e’93).
Katerina, un anno più giovane, di Manuela, raggiunse il n.6 del ranking Wta e anche lei vanta i quarti di finale in tutti e quattro i major.
Magdalena è arrivata nei quarti solo agli Us Open ma più volte negli ottavi nelle altre grandi prove, ha vinto 10 tornei e anche lei ha un brillante record in classifica: n.4 (il 29 gennaio del 1996). Nella carriera ha battuto top player come Martina Navratilova, Arantxa Sanchez, Venus Williams, Amelie Mauresmo, Linsday Davenport.
ACCADDE OGGI
Il 1 aprile 1989 è una giornata che rimarrà per sempre impressa nella memoria del campione austriaco Thomas Muster. In meno di due ore passò dalla gioia per aver battuto nella semifinale del Lipton Championships di Key Biscayne il francese Yannick Noah, al dolore, fisico e morale di un incidente che lko avrebbe tenuto per 6 mesi lontano dai campi di gioco.
Noah lo precedeva di un posto in classifica mondiale: N.14 Muster, n.13 Yannick. Era stato un match durissimo. Muster aveva perso i primi due set: realizzò una rimonta strepitosa e finì per vincere 5-7 3-6 6-3 6-3 6-2. All’indomani lo aspettava la sfida finale con Ivan Lendl: poteva essere la rivincita della semifinale degli Open d’Australia dove il n.1 del mondo lo aveva battuto in quattro set.
Rientrò in albergo e mentre stava togliendo il borsone dal bagagliaio della vettura che l’aveva accompagnato, l’auto venne tamponata violentemente nella parte anteriore da un’altra vettura guidata il cui autista risultò poi ubriaco. Muster, travolto fece un volo di 6 metri: il paraurti gli tagliò i legamenti del ginocchio sinistro. Fu operato e dopo 6 mesi era già miracolosamente in campo.
Thomas Muster gioca il diritto con la gamba ingessata
Le sue immagini, seduto su una apposita panca inclinata, mentre colpisce di diritto con la gamba ancora ingessata, fecero il giro del mondo e fecero capire la tempra dell’individuo. Nel 1995 avrebbe vinto 12 tornei infilando sulla terra battuta il filotto: Estoril, Barcellona, Monte-Carlo, Roma, Roland Garros. Nel gennaio dell’anno dopo avrebbe raggiunto la prima posizione mondiale.
Il 1 aprile del 2007 Novak Djokovic conquistò il suo primo Atp Masters 1000 in carriera, allora definito come uno dei 9 “Masters Series” del circuito Atp: era il Sony Ericsson di Key Biscayne e il 19enne serbo batté in finale l’argentino Guillermo Canas (6-3 6-2 6-4) diventando anche il più giovane vincitore nella storia del torneo. E l’unico, insieme a Ivan Lendl (1989), a essersi imposto senza perdere un set.