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Sinner-Alcaraz vale più di una finale "1000": cosa c'è in gioco

Jannik Sinner si sfidano per un posto in finale nel primo Masters 1000 della stagione. Ma nel loro sesto confronto diretto entrambi hanno molti altri obiettivi da inseguire

di | 18 marzo 2023

Molto più di una finale in un Masters 1000. La semifinale di Indian Wells tra Jannik Sinner e Carlos Alcaraz, protagonisti gentili di una rivalità intensa destinata ad accendere le passioni dei prossimi anni, li mette di fronte a più di un bivio, a una partita dai molti significati, crocevia per tanti obiettivi.

Certo, il quarto di finale dello US Open rimane ancora la sfida più significativa e di prestigio nella storia della loro rivalità, raccontata su SuperTennis da Vincenzo Martucci . Ma già a una prima occhiata, è chiaro a tutti che questa semifinale sarà comunque tutt'altro che banale. Il murciano si gioca la possibilità di tornare numero 1 del mondo, e lo farà vincendo il titolo; Jannik Sinner di rientrare in Top 10, e gli basta arrivare in finale.

Sinner per il primo 1000 e la Top 10

L'altoatesino è il primo italiano arrivato nei quarti, e poi in semifinale, in singolare maschile nei 47 anni di storia del torneo. Contro Alcaraz, in finale a Umago, nel 2022, ha ottenuto la sua prima vittoria contro un Top 5 dopo aver perso tutti i primi 13 confronti contro questa categoria di avversari. Battendolo di nuovo oggi che il murciano è numero 2 del mondo, otterrebbe la prima contro un Top 2, e la quarta nelle ultime sette partite contro i Top 5. 

L'azzurro ha vinto l'unica semifinale giocata in carriera in un Masters 1000, contro lo spagnolo Roberto Bautista Agut a Miami nel 2021. Avrebbe poi perso la finale contro Hubert Hurkacz, il suo migliore amico nel circuito. Se il suo percorso dovesse concludersi con l'ottavo titolo in carriera, il primo in Masters 1000, l'altoatesino passerebbe dall'attuale posizione numero 11 nei Pepperstone Live ATP Rankings alla numero 6, il suo best ranking.

"Sono in una posizione molto migliore di un anno fa" ha detto Jannik Sinner, che ha già vinto il primo titolo della stagione a Montpellier ed è già oggi il sesto miglior giocatore del mondo nella Pepperstone ATP Live Race To Turin, la classifica basata solo sui risultati del 2023.

A poco più di dodici mesi dall'inizio del percorso con il nuovo coach Simone Vagnozzi, a cui si è aggiunto Darren Cahill, Sinner a Indian Wells ha eliminato in due set Richard Gasquet, Adrian Mannarino e Stan Wawrinka. Ha ceduto il primo set del torneo contro Taylor Fritz, ma ha mostrato un tennis più maturo ed evoluto, un fisico più strutturato, un diritto più potente. Ancora migliorabile la percentuale di prime di servizio in campo, che ha ancora un peso significativo nell'andamento delle sue partite.

"Ora conosco il mio corpo meglio, so quando serve allenarmi in campo e quando invece andare solo in palestra - ha aggiunto -. Anche dal punto di vista mentale le cose vanno meglio, l'anno scorso è stato duro. Ma sento che abbiamo ancora tanto lavoro da fare".

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Alcaraz per il numero 1 e il record di Nadal

Il prossimo step darà già importanti risposte. Alcaraz, che ai quarti ha battuto per la prima volta in carriera Felix Auger-Aliassime sa che può tornare numero 1 del mondo solo vincendo il suo terzo titolo in un Masters 1000. E se ci riuscisse, diventerebbe solo il secondo giocatore a conquistare tre Masters 1000 prima di compiere vent'anni.

Come Frances Tiafoe, impegnato nell'altra semifinale contro Daniil Medvedev, Alcaraz è in corsa anche per diventare il primo a trionfare a Indian Wells senza perdere un set dai tempi del trionfo di Roger Federer nel 2017. Allora però lo svizzero aveva beneficiato di un walkover. L'ultimo campione ad aver vinto sei partite su sei senza cedere set a Indian Wells rimane Nadal nel 2007.

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