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Davis Cup: Berrettini da urlo, Kokkinakis ko

A Malaga, sul veloce indoor del Palacio de Deportes José María Martín Carpena nella semifinale tra Italia e Australia Matteo firma il primo punto superando in tre set Thanasi

di | 23 novembre 2024

L'esultanza di Matteo Berrettini in Davis (Foto Sposito/FITP)

L'esultanza di Matteo Berrettini in Davis (Foto Sposito/FITP)

Italia avanti 1-0 sull’Australia nella seconda semifinale delle Davis Cup Finals in corso sul veloce indoor del Palacio de Deportes José María Martín Carpena di Malaga. Si tratta della rivincita della sfida per il titolo dello scorso anno, vinta dagli azzurri. Nel primo singolare Matteo Berrettini, n.35 ATP, si è imposto per 67(6) 63 75, in poco meno di due ore e tre quarti di partita, su Thanasi Kokkinakis, n.77 del ranking, che giovedì aveva annullato 4 match-point allo statunitense Shelton.

STATS - Matteo ha chiuso con 14 ace e 0 doppi falli (12 contro 4 per Kokkinakis), ha messo in campo il 74% di prime con il quale ha ottenuto l’82% dei punti oltre ad un 52% di punti vinti con la seconda. Ha trasformato solo 3 palle-break su 10 e ne ha a sua volta concesse due subendo un unico break (dodicesimo gioco del primo set). A referto 20 vincenti a fronte di 20 errori non procurati (20 contro 26 il bilancio per l’australiano).

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Il match

All’applausometro l’Italia ha già vinto: lo si capisce dall’ovazione che accoglie la presentazione delle squadre, Berrettini e Sinner su tutti. Poi, però, c’è bisogno della conferma del campo. Matteo e Thanasi non si sono mai affrontati nel circuito ma li accomuna, oltre l’età - 28 anni sia il romano che il tennista di Adelaide -, la poco felice propensione all’infortunio. Parte subito forte Kokkinakis al servizio in avvio di primo set (1-0), “Piacere, sono the hammer!”, risponde l’azzurro nel primo turno di battuta (1-1), tenuto senza concedere neppure un “quindici”.

Nel quinto game primo momento di difficoltà per il giocatore alla battuta con l’australiano che si ritrova sotto 0-30 ma poi infila quattro punti tra servizi poderosi e “stecche” dell’azzurro (3-2). Continua a servire come un treno Matteo, che in tre turni di battuta concede un solo punto all’”aussie”. Nel settimo gioco arrivano tutte insieme tre palle-break per Berrettini: sulla prima sotterra il rovescio in rete, sulla seconda Thanasi piazza l’ace mentre sulla terza è il diritto incrociato a finire in rete. Poi con un paio di servizi dei suoi Kokkinakis resta avanti (4-3). Il romano gli resta incollato (4-4) e l’australiano nel nono gioco, con un doppio fallo concede un’altra palla-break sulla quale, però, Matteo mette largo il diritto inside-out. E lo spilungone di Adelaide si tira fuori dalla buca un’altra volta (5-4).

Per la prima volta l’australiano arriva ai vantaggi sul servizio dell’azzurro, ma non va oltre (5-5). Nell’undicesimo gioco arrivano altre due palle-break per Berrettini: la prima di Kokkinakis non entra e sullo scambio successivo Thanasi mette largo il diritto. Matteo può servire per il set (6-5), si complica un po’ la vita (0-30), arriva al set-point ma, sollecitato un po’ troppo dal lato del rovescio finisce per mettere lungo il diritto. L’australiano arriva a procurarsi la chance del contro-break che arriva con un regalo di diritto di Matteo (6-6).

Decide il tie-break: subito mini-break per Matteo (1-0) ma il vantaggio non dura (1-1), anzi, perché l’azzurro perde entrambi i punti al servizio permettendo a Thanasi di passare in vantaggio (2-1). Berrettini torna avanti (4-3) e si riprende un mini-break di vantaggio grazie ad un doppio fallo dell’avversario (5-3). Kokkinakis resta in scia (5-4) ma Matteo arriva al doppio set-point (6-4): l’australiano indovina il passante di rovescio lungolinea che si stampa sulla riga (6-5) e poi con una prima robusta rimette tutto in discussione (6-6). Con un secondo servizio incisivo è lui ad avere una palla-set (7-6) sulla quale l’azzurro sotterra in rete il diritto (8-6).

I turni di battuta continuano a dettare legge anche in avvio di secondo parziale ma Matteo, che deve assolutamente togliersi dalla mente le tante occasioni mancate (da ultimo i due set-point nel tie-break), deve già annullare una palla-break nel terzo gioco, cosa che per fortuna gli riesce (2-1). L’australiano gioca “relaxed” e la prova è il passante di diritto che ridisegna la linea (2-2). Berrettini si affida a “san servizio” per restare davanti (3-2) e di nuovo con il terzo turno di battuta immacolato nel set (4-3).

Nell’ottavo game passante di rovescio dietro la schiena di Matteo e palla-break per l’Italia che Thanasi annulla con la prima di servizio (sulla quale l’azzurro potrebbe pure evitare di cercare la risposta vincente): arriva una seconda occasione e stavolta il diritto incrociato dell’australiano è fuori (5-3). Nel gioco successivo Berrettini pareggia il conto dei set con un turno di battuta perfetto (6-3).

Tentenna un attimo Thanasi in avvio di frazione decisiva, ma si scuote e recupera da 15-40 annullando due delicatissime palle-break (1-0). Poi si ricomincia con il tiro al bersaglio. Nel sesto gioco Matteo sbaglia due diritti consecutivi (0-30), rimedia, piazza un diritto incrociato che prende la riga quel tanto che basta, ma “Kokki” lo costringe a restare nel game con un recupero da fantascienza (40-40), solo per poco però (3-3).

Nel nono gioco Matteo, avanti 30-0 con l’australiano alla battuta, mette fuori il passante lungolinea che potrebbe significare triplo break-point e Kokkinakis con quattro punti di fila resta avanti (5-4). Berrettini gli resta incollato (5-5) grazie all’ace numero 13. Nell’undicesimo game il passante di diritto incrociato stretto in recupero di Matteo è semplicemente clamoroso, e poco dopo arrivano due palle-break: basta la prima perché Berrettini completa il miglior game della partita che gli vale il break (6-5). E cinque punti più tardi, con il 14esimo ace dell’incontro, incamera il 7-5. E regala il primo punto all’Italia.


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