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Lo spagnolo batte Chardy che ha giocato la sua ultima partita in carriera e avanza al secondo turno a Wimbledon. Continua la sua evoluzione sull'erba: interessante il dato che emerge dalle sue cinque vittorie al Queen's
di Alessandro Mastroluca | 04 luglio 2023
Carlos Alcaraz ha iniziato il cammino a Wimbledon chiudendo la carriera di Jeremy Chardy. Il 36enne, battuto 60 62 75, ha fatto ancora vedere qualcosa di buono nel terzo set in cui è stato avanti di un break (4-2) contro il rivale di sedici anni più giovane, il più giovane mai arrivato al posto di numero 1 del mondo, in un torneo speciale. Non solo perché l'ha vinto da junior nel 2005.
Da otto anni, infatti, Chardy vive a Londra. Ha sposato una donna inglese, qui è nato suo figlio. Ecco perché ha scelto di concludere la sua carriera qui e non, ad esempio, al Roland Garros o in un torneo francese.
Seppur in un test obiettivamente poco indicativo o probante, Alcaraz ha confermato la sua intenzione di sviluppare un tennis più aggressivo sull'erba. "E' già il mio stile, ma è ancora più importante sull'erba" aveva detto nella conferenza stampa pre-torneo Alcaraz, che al prossimo turno incontrerà un altro francese, il vincitore del derby tra Alexandre Muller e Arthur Rinderknech.
Clicca sulla nostra gallery per l'analisi del gioco di Alcaraz su erba, colpo per colpo
Carlos Alcaraz, colpi da erba?
Come ha spiegato sul sito dell'ATP Craig O'Shannessy, coach e analista australianp che collabora con la Federazione Italiana Tennis e Padel, questa tendenza era evidente già al Queen's dove Alcaraz ha vinto il suo primo titolo nel circuito maggiore sull'erba. Nelle cinque partite giocate da Alcaraz nell'ATP 500 londinese che precede Wimbledon, il 71% dei punti si è concluso in un massimo di quattro colpi.
Di questi Alcaraz ne ha vinti 262 e ne ha persi 232, grazie al servizio e alla sua efficacia con il primo colpo successivo, con la sua rapidità nell'aggredire la palla dopo una risposta magari più corta o più centrale. Inoltre, ha sottolineato, Alcaraz ha un eccezionale equilibrio e ha movimenti brevi di preparazione dei colpi a rimbalzo, per cui è più difficile per un avversario costringerlo a sbagliare.