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Per Badosa niente Charleston: "Ancora costretta a fermarmi"

La spagnola, ritiratasi da Miami alla vigilia della sfida contro Eala, è alle prese con un infortunio alla schiena, retaggio di una storia clinica che ormai dal 2023 va tormentandola

26 marzo 2025

Paula Badosa (Getty)

Paula Badosa (Getty)

Ancora uno stop. Ancora una ricaduta. Prosegue funestato dagli imprevisti il 2025 di Paula Badosa, attuale n.9 del mondo e recente semifinalista degli Australian Open. La spagnola, dopo la sudata vittoria in due set al terzo turno del Miami Open contro Clara Tauson, Badosa si è ritirata ancor prima di scendere in campo per l'ottavo che l'attendeva contro la rivelazione del torneo, la filippina n.140 del mondo Alexandra Eala.

In un messaggio condiviso dai suoi social media, la ventisettenne ha informato che sarà costretta a saltare (per il momento) quello che era il suo prossimo torneo in programma, Il Charleston Open (Wta500) in programma dal 31 marzo al 6 aprile. "Come sapete, ho dovuto ritirarmi da Miami e dai prossimi tornei. E' davvero triste e dura dover avere a che fare con questo dolore, specialmente fermarsi e dover rientrare ogni volta. Adesso è il momento di recuperare, speriamo di tornare presto". Badosa, rivolgendosi poi all'account ufficiale del torneo, ha detto di essere dispiaciuta di non poterci essere quest'anno. "Ho davvero dei bei ricordi in questo evento, ci vediamo il prossimo anno". 

Con la stagione sulla terra battuta ormai quasi alle porte, per Badosa la data di un ipotetico rientro potrebbe coincidere con il via dell'Open di Madrid previsto per il 22 aprile. Una decisione, che se ufficializzata, confermerebbe un mutato approccio da parte della spagnola nei confronti dei suoi infortuni. Ospite di Caroline Garcia per Tennis Insider Club, canale YouTube di interviste a giocatori e giocatrici, la ex n.2 del mondo ha ricordato come l'inizio del suo calvario risalga al 2023 e a una certa sufficienza con cui lo aveva gestito nelle settimane precedenti al crack: "Insistevo per provare a iscrivermi a un torneo anche se non ero al 100%. Il mio team mi avvertiva, mi diceva che era un infortunio delicato, io insistevo: posso giocare con il tutore. Non avevo mai avuto infortuni, non accettavo di fermarmi, volevo sentirmi ancora una tennista. Fino a quando ho sofferto una frattura da stress alla vertebra L4".

Sbarcata a Roma per gli Internazionali d'Italia, durante una sessione di allenamento "ho fatto un rovescio incrociato e ho sentito qualcosa di strano - ha ancora raccontato alla collega francese Badosa - Ho continuato a giocare con antidolorifici. Ho giocato altre due, tre partite ma ero distrutta. Non riuscivo nemmeno a dormire. Ho fatto una risonanza magnetica. Stavo andando al Roland Garros, i medici hanno detto: devi fermarti minimo tre, quattro mesi. E io: no, sto andando al Roland Garros, giocherò. Loro hanno insistito: devi fermarti. L'inizio è stato quello". 

Costretta a saltare il Roland Garros, l'impazienza giocò un brutto scherzo alla spagnola, decisa a non voler mancare il suo secondo appuntamento consecutivo con uno Slam, Wimbledon: "Ho provato a giocare a Wimbledon e da lì i tempi di recupero si sono allungati. Ho provato anche a iscrivermi in Canada, ma poi ho dovuto fermarmi completamente". 

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L'ultimo match della sua stagione fu la sconfitta arrivata al secondo turno dei Championships contro Marta Kostyuk, arrivata per ritiro quando il punteggio era sul 6-2 1-0 in suo sfavore. Era il 3 luglio. Badosa tornerà in campo sei mesi dopo ad Adelaide perdendo da wild card al primo turno contro l'americana Bernarda Pera. Chiuso il 2023 da n.35 del mondo, la spagnola continuò a perdere posizioni affondando fino al n.139, salvo poi concludere il suo 2024 da n.12 del mondo in virtù del titolo vinto a Washington, delle due semifinali giocate a Cincinnati e Pechino e del quarto di finale colto agli US Open. 


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