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Dalla nuova collezione Head, che ha come ‘ambassador’ Novak Djokovic, il modello scelto dal vincitore delle Next Gen Atp Finals. Rivista nella veste grafica, questa versione aggiunge spinta e feeling all’impatto
di Enzo Anderloni | 13 marzo 2020
Le immagini di Jannik Sinner con la nuova Head Speed MP erano già diventate di pubblico dominio con l’esordio agli Australian Open. Ora la nuova versione della serie Speed, che comprende 6 modelli tra cui la PRO di cui è testimonial Novak Djokovic, è nei negozi, di sicuro in quelli on-line. E nelle nostre mani.
ZOOM: FOTO E CARATTERISTICHE DELLA NUOVA HEAD SPEED MP
Netta la svolta estetica: si è deciso di rovesciare il gioco cromatico. La racchetta prevalentemente nera con gli steli bianchi della passata edizione è diventata prevalentemente bianca con gli steli neri. L’anima dell’attrezzo è rimasta quella originale, che un po’ a metà strada tra i telai “boxed” più sottili ed elastici, votati al controllo, e quelli rigidi, dal profilo consistente, pensati per regalare un po’ di spinta in più.
Con il suo piatto corde ampio da 100 pollici quadrati, il peso a nudo di 300 grammi, il bilanciamento a 32 cm dall’estremità del manico e il pattern d’incordatura a maglia abbastanza larga, 16x19 (anziché 18x20 come la Speed PRO), lo spessore costante di 23 mm, la Speed MP promette un buon contributo di potenza (senza esagerazioni e senza perdere controllo).
La nuova versione ci aggiunge il tocco del concetto “Graphene 360+”, che significa utilizzo del Graphene, materiale iper resistente e iperleggero, in tutte le zone del telaio dove può risultare utile a ottimizzare la disposizione delle masse in funzione della performance, con l’aggiunta di quelle che alla Head hanno chiamato SpiralFibers. Unite al Graphene nella parte inferiore dell’ovale hanno lo scopo di conferire un miglior feeling all’impatto.
L’obbiettivo finale è aggiungere al vecchio modello un po’ di spinta in più e un confort ancora migliore.
Abbiamo testato la racchetta incordata con sintetico monofilamento Head Hawk Touch alla tensione di 22 kg per le verticali e 21 per le orizzontali. Sulla bilancia ha fatto segnare 314 grammi, con un bilanciamento a 32, 5 cm dall’estremità dell’impugnatura. Il dato della rigidità, 61 punti RA parla di un telaio per nulla rigido e l’inerzia a 325 punti indica una buona spinta.
L’interpolazione che il Diagnostic Center fa con i suoi algoritmi fotografa un attrezzo molto interessante in quanto assai equilibrato nelle prestazioni: la potenza (49 punti su 100) è buona e superata di pochi punti dal controllo (53 su 100) con una maneggevolezza che spicca, con i suoi 70 punti su 100.
Di sicuro l’aver scelto una tensione contenuta (un indirizzo condiviso da tanti agonisti che utilizzano le corde monofilamento come questa Hawk Touch di Head, la stessa che usa Sinner) contribuisce all’impatto “rotondo” e gratificante.
La palla esce con peso e la sensazione di controllarne bene direzione e profondità con tutte le rotazioni.
E soprattutto quando si spinge quasi di piatto, con quel minimo di copertura del colpo che serve solo al controllo. D’altro canto è questo lo stile dei principali testimonial, Djokovic e Sinner.
Al volo si fa tutto bene anche se sono i colpi a rimbalzo quelli che esaltano le doti di potenza controllata del telaio. E il servizio.
Alla battuta questa Head Speed MP 360+, veloce da muovere, consistente, potente e precisa è una compagna ideale, sia per cercare l’ace quasi di piatto, sia per andare a cercare quelle angolazioni e parabole “velenose” che servono per aprirsi il campo per un terzo colpo decisivo.
Che nel caso di Sinner può essere un diritto devastante o il suo fratello gemello dal lato del rovescio.
Head Speed MP
Il Lab
I dati si riferiscono a un telaio incordato con Head Hawk Touch calibro 1,30 alla tensione di 22-21 kg