Il Profilo
Felix Auger-Aliassime è nato a Montreal l’8 agosto come il suo idolo Roger Federer. Classe 2000, figlio di padre togolese e madre canadese, ha collezionato una lunga serie di primati di precocità. A 14 anni, 11 mesi e 13 giorni diventa il più giovane a vincere un match a livello Challenger, a Granby. Nello stesso anno, diventa il campione più precoce al prestigioso torneo Eddie Herr e allo Us Open junior in singolare. L'11 settembre 2017 entra fra i primi 200 del mondo grazie al titolo al Challenger di Siviglia. Nessuno era mai arrivato così presto in top 200 dai tempi di Richard Gasquet nel luglio del 2003.
E non finisce qui. A marzo del 2018, si qualifica a Indian Wells e al primo turno supera il connazionale Pospisil. È il suo primo successo ATP. Diventa il primo “millennial” a completare un successo nel circuito maggiore e il più giovane a raggiungere il secondo turno nel torneo dai tempi del diciassettenne Michael Chang nel 1989. Non ha paura di perdere, racconta, e così vince. Aliassime, che ha vinto tutte le prime cinque partite giocate contro un top 20, raggiunge nel 2018 il primo quarto di finale ATP a Chengdu, da lucky loser.
Ha le idee chiare, Aliassime, sconfitto nella sua prima finale ATP a Rio. Non vuole che il suo essere un “baby prodigio” definisca la sua carriera. Conserva anche un temperamento artistico. Tifoso dei Montreal Canadians, una delle squadre simbolo del campionato Usa di hockey (la NHL), il canadese suona il pianoforte. Il suo allenatore, Frederic Fontang, crede che questo suo lato lo abbia aiutato a sviluppare il suo tennis. Con un fisico potente e agile, perfetto per il tennis moderno, con la sua eccellente rapidità di piedi, Aliassime gioca come suona. Ci mette dedizione e applicazione, poi lascia scorrere l'istinto. Così si è spinto fino alla semifinale di Miami diventando il primo nato negli anni Duemila ad entrare tra i primi 50 del ranking.