Il Profilo
E’ nato a Sanremo e ha mosso i primi passi con la racchetta nel circolo di Arma di Taggia sotto la guida, fino al 2000, di Leo Di Giacomo e Massimiliano Conti. A 14 anni, alla vigilia di un possibile provino con una società di calcio, sua seconda passione, scelse definitivamente il tennis, seguito da coach Leonardo Caperchi. A livello giovanile il successo più importante è il titolo ai Campionati Europei Under 16 disputati a Vienna, nel 2003, stagione in cui all'Avvenire perse nei quarti da Juan Martín del Potro, poi vincitore del torneo, dopo aver servito per il match nel terzo set.
E’ datato 2004 il primo match vinto da professionista, al Future di Valdengo, e l’anno seguente a Murcia ha centrato il primo titolo ITF, mentre nel luglio 2008 è arrivato il primo trofeo challenger. Dopo i quarti al Roland Garros 2011, suo miglior risultato in uno Slam, la svolta della carriera è stata nell’estate 2013, con i trionfi back to back di Stoccarda – il primo a livello ATP – e Amburgo, sfiorando il tris a Umago.
Fabio, l'ottavo tennista italiano in ordine di tempo ad essere entrato tra i primi 20 giocatori del mondo dall'introduzione della classifica computerizzata, è riuscito a fare anche meglio come bottino stagionale nel 2018, conquistando tre trofei – terzo azzurro a riuscirci nell’Era Open -, a San Paolo e Bastad sulla terra e poi a Los Cabos, il primo per lui sul cemento. Esplosività e resistenza sono le doti che lo hanno portato a ridosso della top-10 mondiale, con il diritto come colpo migliore, spesso colpito in posizione anomala. L’altra faccia della medaglia sono i cali di concentrazione: per porvi rimedio non sono bastati, per ora, i consigli di Flavia Pennetta, sposata l’11 giugno 2016.
La vittoria ad aprile 2019 nel Masters 1000 di Monte Carlo rappresenta il momento più alto della carriera del ligure.