Il Profilo
Tre Us Open, un Australian Open, tre successi alle WTA Finals e altre 34 vittorie nel Tour. È la sintesi migliore della carriera di successo di Kim Clijsters, la donna dei ritorni. Il primo nel 2009, a due anni dal ritiro del 2007, quando ad appena 24 anni decise di dire basta per i troppi infortuni che comunque non le avevano impedito di diventare numero uno al mondo. Il secondo nel febbraio del 2020, a grande sorpresa, addirittura otto anni dopo l’addio del 2012, quando dopo essersi presa altri tre Slam – e di nuovo la vetta della classifica – disse basta un’altra volta.
Sembrava un addio definitivo, invece di colpo le è tornata la voglia di competere e si è ripresentata nel Tour, per provare a dimostrare di poter essere ancora competitiva a 37 anni. Sarà dura vederla tornare a trionfare come un tempo, ma già riavere nel Tour una come lei è una buona notizia: torna a essere una delle giocatrici più titolate, in singolare come in doppio, specialità che l’ha vista conquistare altri due Slam – curiosamente Roland Garros e Wimbledon: i due mai vinti in singolare – e salire al numero uno del mondo.
Figlia di Lei, famoso calciatore degli Anni ’80 prematuramente scomparso nel 2009, in carriera la belga di Bilzen ha guidato il ranking mondiale per un totale di venti settimane, ha vinto oltre 500 incontri a livello WTA e accumulato oltre 24 milioni di soli prize money. Col suo rientro del 2020, è diventata la prima giocatrice inserita nella Tennis Hall of Fame (vi è entrata nel 2017) ancora in attività. Nel suo palmarés anche un titolo in Fed Cup col Belgio, vinto nel 2001.