Il Profilo
Vincitore di due titoli Slam da under 18 (Roland Garros e Us Open), Andrea Gaudenzi è stato uno dei dieci italiani capaci di arrivare fra i primi 20 della classifica ATP. Il suo best ranking è il numero 18 conquistato nel 1995, anno della semifinale a Monte Carlo. Il miglior risultato in uno Slam risale invece alla stagione precedente, con gli ottavi al Roland Garros, mentre il primo dei suoi tre titoli ATP (tutti sulla terra rossa) sarebbe arrivato nel 1998, a Casablanca. Ne avrebbe conquistati altri due nel 2001, a St. Polten e Bastad.
Grazie a una grande etica del lavoro, da giovane Gaudenzi decise di allenarsi insieme a Thomas Muster, al tempo il giocatore che trascorreva più ore a perfezionare tennis e fisico. Proprio il fisico, tuttavia, è stato uno dei grandi nemici del faentino, che decise di dire basta col professionismo a trent’anni. Famoso l’infortunio del ‘98, durante l’ultima finale di Coppa Davis giocata dall’Italia, da lui trascinata con 7 vittorie su 7. Al Forum di Assago, contro la Svezia, Gaudenzi fu costretto al ritiro sul 6-6 al quinto del singolare d’apertura, contro Magnus Norman, per la rottura del tendine della spalla destra.
Nel corso della sua carriera Gaudenzi ha studiato giurisprudenza laureandosi a Bologna, e successivamente ha ottenuto anche un Master in business administration. Studi che gli hanno permesso di gettare le basi delle sue occupazioni future, prima come manager e poi come imprenditore di successo nel mondo delle startup, con la musica in primo piano. Ma non ha mai mollato del tutto il tennis: è stato membro del board di ATP Media, oltre che consulente per la FIT nei rapporti con la stessa ATP. Fino all'elezione a nuovo presidente dell’ATP per il quadriennio 2020-2023.