Il Profilo
"Rappresentare la Cina è stato uno straordinario privilegio e un grande onore; avere la possibilità di attirare l’attenzione sul tennis cinese e in generale nel continente asiatico è stato qualcosa che resterà sempre dentro di me. Ma nello sport, come nella vita, anche le cose più belle hanno una fine". Così Li Na ha festeggiato l'Australian Open 2014, che si rivelerà il suo ultimo titolo in carriera.
Nata nel 1982, figlia di un giocatore di badminton che aveva interrotto la sua carriera a causa della Rivoluzione Culturale, a 5 anni inizia a praticare lo sport del padre. Ma per il suo coach ha spalle e polsi troppo grandi per eccellere: così le suggerisce di provare nel tennis.
Gli allenamenti sono durissimi, Li Na gioca solo per far felice suo padre Sheng-Peng, che muore per una rara malattia cardiovascolare quando lei ha 14 anni. Sta giocando un torneo, e nessuno le dice niente fino alla conclusione. Pochi mesi dopo vince il primo titolo nazionale, e l'anno dopo passa 10 mesi in Texas per un programma di allenamento sponsorizzato dalla Nike. A 20 anni è numero 1 di Cina, numero 135 del mondo, e sparisce dal centro tecnico nazionale. Annuncia di voler lasciare il tennis anche per vivere la sua storia d'amore con Jiang Shan che diventerà suo marito e, a più riprese, suo coach.
Si iscrive a giornalismo, e comunque completerà gli studi in cinque anni. Nel 2004 torna sul circuito e nel 2006 diventa la prima cinese a vincere un torneo WTA, a Guangzhou, partendo dalle qualificazioni.
Nel 2006 perde contro Zheng a Oeiras la prima finale tutta cinese. Due anni dopo si oppone alla macchina sportiva centralizzata cinese, il juguo tizhi, “sistema sportivo dell'intera nazione”, che sceglie gli allenatori, i programmi d'allenamento e gli eventi cui gli atleti devono partecipare e chiede loro in cambio il 65% dei guadagni. "Vola da sola" e in un anno è top 20 per la prima volta. La finale dell'Australian Open 2011 fa da preludio al titolo al Roland Garros. E' la prima cinese a vincere uno Slam. Davanti alla tv, il giorno della finale su Francesca Schiavone, ci sono 116 milioni di connazionali. A 29 anni, 3 mesi e 9 giorni, diventa la quinta giocatrice più anziana a festeggiare il primo major in carriera.
Prima cinese in top 10, nel 2013 raggiunge i quarti a Wimbledon, la semifinale allo Us Open e la finale alle WTA Finals. Chiude la stagione da numero 3 e si lancia verso il titolo all'Australian Open 2014. Salva un match point al terzo turno contro Lucie Safarova, poi non perde più un set fino al trionfo su Dominika Cibulkova in finale. Ringrazia il suo agente e il marito, gli infortuni però non le daranno tregua. Il 19 settembre 2014 annuncia la fine della carriera. Il tennis cinese le deve molto.