Il Profilo
Ricordato come uno dei maestri del tennis di attacco, grazie a un gioco di volo con pochi eguali nella storia, Stefan Edberg è appena fuori dalla top-10 dei tennisti che hanno trascorso più tempo in vetta alla classifica ATP, con un totale di 80 settimane. 42 invece i titoli nel suo palmarès, da Milano ’84 a Doha ’95, fra i quali spiccano sei Slam: due Australian Open, due Wimbledon e due Us Open. Il più grande rimpianto della sua carriera resta il Roland Garros, e la famosa finale persa contro un giovanissimo Michael Chang.
Edberg è stato numero uno al mondo anche in doppio, e per quattro volte è stato fra i trascinatori della nazionale svedese che ha conquistato la Coppa Davis. Universalmente riconosciuto come un modello di stile sul campo da tennis, è stato uno dei giocatori più signorili e corretti della storia, tanto che il premio annuale dell’ATP per il giocatore più sportivo nell’arco della stagione è intitolato proprio a lui. Si è ritirato dopo la finale di Coppa Davis del 1996, a trent’anni d’età, e dal 2004 è membro della Hall of Fame di Newport.
Dopo l’addio al tennis giocato Edberg si è allontanato per anni dalla scena internazionale, tornando a vivere in Svezia con la moglie Annette e i due figli, e dedicandosi ad attività imprenditoriali extra tennis. Per parecchi anni si è visto solamente in qualche rara esibizione, prima di tornare nel Tour nel 2014 e nel 2015, come allenatore di Roger Federer. È anche grazie ai suoi consigli che lo svizzero ha ritrovato un tennis che sembrava destinato a non giocare più, rilanciando la propria carriera dopo qualche anno difficile.