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Cultura e costume

"La battaglia dei sessi", Tie-Movie celebra Billie Jean King

A Houston nel 1973 si gioca una partita inedita i cui risvolti vanno ben oltre le linee del campo che la ospita. In palio non c'è alcun trofeo, e per questo il risultato sarà ancora più importante

di | 11 aprile 2025

Billie Jean King (Getty)

Billie Jean King (Getty)

Più delle parole e delle immagini d'archivio, più dei numeri e dei titoli collezionati in carriera, per definire Billie Jean King basterebbe un episodio. Malaga, novembre 2024. Finali di BJK Cup. La creme del tennis femminile è tutta riunita in Andalusia per il suo gran finale di stagione. Il torneo ha già preso il via da un paio di giorni, ma il brusio che lo accompagna non ne vuol sapere di placarsi. Anzi. Aumenta, sale di giri e di volume perché il gran giorno è arrivato e oggi ci sarà proprio lei, Billie Jean in persona, a portare i suoi saluti alle giocatrici impegnate. 

Ottant'anni portati di slancio, la giacca dall'inconfondibile design, l'eleganza senza tempo della sua collana di perle, la signora King percorre a passo spedito i corridoi del Palacio de Deportes José Maria Martin Carpena scrutando di là delle porte dove si annidano giornalisti e addetti vari ai lavori. Ha una parola per tutti, e tutti ci tengono a scambiare una parola con lei. E' un'ispezione, la sua, ma nessuno si sognerebbe mai di eluderla. Lei cammina e domanda, e quando qualcosa non sembra convincerla ferma il corteo al suo seguito per dare ulteriori disposizioni. Appunti, vario gesticolare di mani e via verso la prossima stanza.

Billie Jean King in una foto degli anni Settanta (Getty)

Billie Jean King in una foto degli anni Settanta (Getty)

Billie Jean King in azione (Getty)

Billie Jean King in azione (Getty)

Poi, improvvisa, ecco la convocazione. L'appuntamento è per l'ora di pranzo, l'occasione una tavola rotonda da lei presieduta per scambiare opinioni sullo stato di salute del tennis femminile, quali le opportunità all'orizzonte e quale la strada migliore per coglierle. L'incontro  più che uno scambio di opinioni si risolverà in un monologo di mezz'ora. Un manifesto, tra passato presente e futuro, che da più di cinquant'anni si premura di aggiornare ma che reca in sé intatto il suo messaggio di sempre. 

Il seguente: "Oggi il tennis femminile è uno sport professionistico, ma tanto tempo fa nessuno pensava potesse mai diventarlo. Oggi, finalmente, i Grand Slam danno un montepremi uguale per uomini e donne ed è un gran risultato se pensate che una volta gli uomini venivano pagati sei sette volte più di noi. Molto è stato fatto, ma altrettanto resta ancora da fare. C'è bisogno che sempre più donne occupino ruoli fondamentali per la diffusione di questo sport: idee, sensibilità punti di vista. Amministratrici, professioniste della comunicazione, manager, esperte di marketing: sono questi i gangli da occupare per far sì che le battaglie condotte ieri non siano più percepite come tali. Affinché non vengano intaccati, i diritti acquisiti vanno consolidati e c'è un solo modo per riuscire a farlo: non darli mai per scontati". 

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Una vita in missione. L'uguaglianza come obiettivo e il tennis vissuto come lo strumento per raggiungerla. Questa in breve la meravigliosa vita di Billie Jean King, per brevità chiamata tennista e protagonista della prossima puntata di Tie-Movie, il format dedicato al tennis e al cinema in onda ogni sabato alle 13.30 su SuperTennis Tv. E' solo quando chi ha tutto da perdere decide di mettere quel tutto in gioco per una causa giusta, consapevole di poterlo perdere in un istante e per sempre, che il mondo fa un passo avanti. Dire di no giocando, rifiutare di arruolarsi perché "nessun vietcong mi ha mai chiamato negro", tirare una linea sul campo e dentro sé stessi per stabilire il confine in cui lo sport non è più solo sport e si intreccia con la vita e i destini, la giustizia e la solidarietà. E rendersi conto, cinquant'anni dopo, di non essere più la sola a sentirne il peso e l'urgenza. E di come dietro le porte e nei corridoi, sui campi e negli spogliatoi, ci siano tante storie e tante mani pronte a portare avanti la stessa missione. 


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