{{relatedlist[0].categoria_news}}
{{relatedlist[0].data}}
Continua il nostro viaggio nella storia delle Nitto ATP Finals, in programma a Torino dal 10 al 17 novembre. Oggi riviviamo il quinto trionfo di Pete Sampras nell'ultima edizione disputata in Germania
di Alessandro Mastroluca | 20 ottobre 2024
Mentre il mondo aspetta con timore il Millennium Bug, le Nitto ATP Finals festeggiano le 30 edizioni. E' il 1999, si gioca per l'ultima volta ad Hannover. E' l'anno dei cambiamenti e dei debuttanti. Quattro degli otto qualificati giocano le Finals per la prima volta (Gustavo Kuerten, Nicolas Lapentti, Nicholas Kiefer e Todd Martin), un altro (Thomas Enqvist) era riserva nel 1996. Mai in passato c' era stato, tra un' edizione e l' altra, un ricambio così ampio.
Nel Gruppo Bianco troviamo Kiefer con Yevgeny Kafelnikov, Enqvist che ha vinto due degli ultimi tre tornei disputati e che si trova benissimo sul sintetico, e lo statunitense Todd Martin, finalista allo US Open, che esordisce alle Nitto ATP Finals a 19 anni.
Gli altri due debuttanti, Gustavo Kuerten e Nicolas Lapentti, sono nel Gruppo Rosso con i due personaggi da copertina del torneo. Sempre loro, Andre Agassi e Pete Sampras. Agassi è l'uomo dell'anno. È sicuro di finire la stagione da numero 1, dopo sei anni di dominio di Sampras. E ha promesso per il 2000 di tornare a giocare la Davis con il rivale di sempre. Agassi ha vinto la prima edizione tedesca delle Nitto ATP Finals, nel 1990 a Francoforte. Ed è il favorito per l'ultima. Il 1999 è il suo anno. Ha completato il Career Grand Slam al Roland Garros. A Hannover c'è anche la sua fidanzata Steffi Graf a fare il tifo per lui. Sampras invece non è al meglio. Ha saltato lo US Open per un'ernia, si è ritirato senza scendere in campo a Parigi Bercy, dove ha vinto Agassi. Ma i tre scontri diretti del 1999 li ha vinti tutti Pistol Pete che, in finale a Wimbledon, ha sfoderato una delle prestazioni singole più dominanti nella storia del gioco.
Andre Agassi in azione alle Nitto ATP Finals 1999 (Getty Images)
Quando quei due si sfidano, l'aria diventa elettrica. Lo sanno anche i tifosi tedeschi che riempiono lo stadio per lo scontro diretto nella seconda giornata del girone, dopo le vittorie nella prima. La sensazione che possa andare così anche ad Hannover dura quattro game. Poi l'illusione del miglior Sampras svanisce. Pistol Pete è lento, smarrito e impreciso. Dal due pari nel primo set, Agassi in risposta è fulminante. Ma sa bene che il sei due, sei due finale dopo un'ora di partita non rispecchia i valori reali. “Nemmeno nelle mie giornate migliori, posso battere Sampras con un punteggio così, se non mi dà una mano” ammette l'ormai cresciuto ragazzo di Las Vegas. Pistol Pete non sembra nemmeno troppo deluso dalla sconfitta. “La schiena ha reagito bene – dice -, mi conforta per il resto del torneo”. Il tempo gli darà ragione.
Agassi vince tutte le partite nel girone, senza perdere nemmeno un set. Chiude primo nel gruppo bianco, proprio davanti a Sampras che nell'ultima giornata batte Lapentti. L'ecuadoriano è comunque soddisfatto. Ha iniziato il 1999 da numero 90 del mondo, l'ha chiuso da numero 8.
Molto più incerto il Gruppo rosso. L'andamento delle partite ha messo ancora una volta al centro la formula così particolare delle Nitto ATP Finals. Colpa, tra virgolette, di Todd Martin. Lo statunitense ha perso le prime due partite, ma nell'ultima batte Enqvist e rimane in corsa per la semifinale. Per passare il girone, deve sperare che Kafelnikov batta Nicolas Kiefer in due set nello spareggio per il primo posto. Ma il tedesco, che è nato a un'ora d'auto dallo spazio della Fiera di Hannover dove si gioca il torneo, domina il primo set 6-1. Martin a quel punto è fuori. Kafelnikov può giocare con la matematica: se rimonta e vince, in semifinale giocherà contro Sampras, con cui ha perso dieci volte su dodici. Se perde, chiude secondo e va a sfidare Agassi con cui ha vinto quattro volte in otto partite. È esattamente quello che succede. “Certo che non volevo affrontare Sampras” dice in conferenza stampa.
L'Expo 2000 Tennis Dome di Hannover si accende per Nicolas Kiefer. Il tedesco ha litigato con Boris Becker e abbandonato la nazionale di Coppa Davis. Ma Bum Bum è in tribuna, un gesto distensivo. Un sostegno in più per la sfida contro Pistol Pete, alla decima semifinale consecutiva alle Nitto ATP Finals.
Boris Becker e Michael Stich hanno abituato bene i tifosi tedeschi. Un giocatore di casa ha giocato la finale cinque volte alle Nitto ATP Finals in Germania. Ma quei tempi sono lontani. Kiefer ce la mette tutta per fare bella figura. Ma Pete Sampras non è certo quello visto contro Agassi nel girone. Aveva giocato una partita in tre mesi prima delle Nitto ATP Finals, ma in semifinale ritrova il suo solito letale servizio. Kiefer è sotto costante pressione nei turni di battuta. Probabilmente è anche appagato dall'essere comunque arrivato fin lì. Pistol Pete sale 3-0, manca cinque chances per il 5-1 e chiude il primo set con uno dei suoi 13 ace. Nel secondo il tedesco riesce a far qualcosa di più in risposta, tiene fino al 3-2 in suo favore poi Sampras infila quattro giochi consecutivi e raggiunge la sua sesta finale nel torneo.
Nell'altra semifinale Agassi batte Kafelnikov 64 76(5) e festeggia i seicento successi in carriera dopo meno di un'ora e mezza di partita. Il russo va subito in difficoltà, penalizzato da cinque doppi falli nei primi due turni di battuta. Subisce il primo break anche nel secondo set, ma risale da 0-2 a 5-3. Qui però un altro doppio fallo concede ad Agassi la possibilità di rientrare in partita. Anche il tie-break segue uno schema simile: allungo Agassi (4-2), sorpasso Kafelnikov (5-4), sprint finale di Agassi che vince gli ultimi tre punti e chiude una partita con sole 22 discese a rete complessive.
Nicholas Kiefer alle Nitto ATP Finals 1999 (Getty Images)
In finale, dunque, sarà di nuovo Agassi-Sampras. “Giocare contro Agassi al meglio dei cinque set sarà una gran bella sfida. Ma non penso che la nostra partita nel girone avrà un peso” commenta Sampras. In fondo, ogni volta che ha vinto il titolo, ha sempre perso un match nel round robin. E i numeri fanno storia. I numeri dicono anche che per la nona volta due giocatori già avversari nel round robin si ritrovano in finale alle Nitto ATP Finals. In sei delle otto precedenti, chi ha perso nel girone ha vinto il titolo. E nelle altre due, chi ha vinto ha salvato un match-point.
Agassi però non si preoccupa dei numeri. Il campione che ha stravolto le gerarchie e le abitudini non ha certo un gran feeling con la tradizione. Ne vuole abbattere anche un'altra. Da quando il torneo si gioca in Germania, infatti, solo Michael Stich ha conquistato il titolo da imbattuto. Sa bene che non può fidarsi delle sensazioni del 62 62 che ha rifilato a Sampras nel girone. C'è un motivo se non l'ha mai battuto allo US Open o a Wimbledon. Nelle grandi partite, nelle finali dei grandi tornei, Sampras tira fuori il meglio contro Agassi.
Forse c'è anche un'altra ragione che lo rende più ottimista in quell'autunno 1999 ad Hannover. E non ha a che fare con i suoi risultati in campo. E' successo tutto durante i mesi passati a recuperare dall'ernia. In uno dei tanti giorni tutti uguali di quel periodo, si è concesso un po' di relax. Sta guardando una commedia romantica, Love Stinks. La trama è dimenticabile, ma resta colpito dalla protagonista, Bridgette Wilson. Con lui c'è un amico, che si vanta di conoscere tante persone a Hollywood. Sampras la butta lì scherzando: "Perché non mi procuri un appuntamento con lei?". Detto fatto. Pochi giorni dopo, Pete ottiene il suo numero e la invita a casa. La prima impressione è strana. Sono in soggezione. Non si parlano. Lei si chiude in bagno. “E' bellissima – pensa Sampras – se mette anche in fila due parole, la sposo”. Andranno a cena fuori, lei parlerà e lui la sposerà un anno dopo.
La legge delle Nitto ATP Finals colpisce ancora. Andre Agassi, numero 1 del mondo, ha sconfitto Pete Sampras nel girone. In finale, Pistol Pete si prende una feroce rivincita. Il rovesciamento di forze è quasi brutale. Una trasformazione difficile da spiegare in un tempo così breve. Sampras è in versione finale di Wimbledon. Domina il primo set 6-1 in 29 minuti. Nel secondo due doppi falli gli costano un break, Agassi allunga 3-0 e poi 4-1 ma non è un gap che gli dà sicurezza. Pistol Pete infatti lo riaggancia sul 4-4 e lo sorpassa grazie al break che lo porta sul 6-5 e gli evita la fatica supplementare del tie-break. Quando Agassi manca una palla break nel quarto game, la partita di fatto finisce. Sampras vince 61 75 64, spinto da 38 punti su 60 discese a rete.
Sampras festeggia il quinto titolo alla sua decima presenza consecutiva alle Finals. Ha così eguagliato il record di successi di Ivan Lendl, il giocatore al quale all'inizio di agosto di quel 1999 aveva strappato il primato di settimane da numero 1 del mondo (270). "Non mi posso lamentare della mia stagione, alla fine ho vinto cinque dei nove tornei che ho portato a termine - commenta -. Andre merita il numero uno, ma io sono contento di avere vinto questo torneo".
Il 1999 si chiude con un nuovo numero 1. Il 2000 si aprirà con due novità sicure. Arriverà una nuova classifica, la Race, basata solo sui risultati dell'anno solare. E le Nitto ATP Finals torneranno itineranti. Il viaggio ripartirà da Lisbona.
Gruppo Bianco: Thomas Enqvist, Yevgeny Kafelnikov, Nicolas Kiefer, Todd Martin.
Gruppo Rosso: Andre Agassi, Gustavo Kuerten, Nicolas Lapentti, Pete Sampras.
Round Robin: Agassi b. Lapentti 61 62; Kafelnikov b. Martin 64 16 61; Sampras b. Kuerten 62 63; Agassi b. Sampras 62 62; Kuerten b. Lapentti 61 62; Enqvist b. Kiefer 64 75; Kafelnikov b. Enqvist 75 36 64; Kiefer b. Martin 63 62; Agassi b. Kuerten 64 75; Martin b. Enqvist 64 61; Kiefer b. Kafelnikov 61 46 62; Sampras b. Lapentti 76(2) 76(5).
Semifinali: Agassi b. Kafelnikov 64 76(5); Sampras b. Kiefer 63 63.
Finale: Sampras b. Agassi 61 75 64.